Domenica 31 gennaio qualche decina di solidali si è recato sotto al carcere di Ferrara, per portare un saluto e un po’ di vicinanza alle persone recluse là dentro. Un caloroso saluto è stato mandato a Francesco (che ha sentito e ringrazia per la solidarietà), uno dei cinque detenuti che hanno scelto coraggiosamente di esporsi raccontando la verità su quanto accadde l’8 marzo dello scorso anno al carcere Sant’Anna di Modena, dove vi fu un massacro da parte dello Stato.
Nonostante tutto quanto subito sulla loro pelle durante quel periodo e le ritorsioni successive all’esposto, la determinazione di questi detenuti ha fatto sì che finalmente si rompesse il muro di omertà su quelle morti e rappresaglie e forte si è levata la solidarietà nei loro confronti.
La risposta da dentro le mura é stata forte e numerosa, l’attenzione alta nell’ascoltare gli interventi che raccontavano un po’ di quanto sta accadendo fuori e nelle altre carceri e forte e chiara la richiesta di indirizzi a cui poter scrivere.
Proprio a Ferrara, tre secondini e un’infermiera sono finiti recentemente sotto accusa per le torture nei confronti di un detenuto, per averlo spogliato e picchiato ripetutamente. Questo a riconferma di quanto il carcere sia strutturalmente fatto per annientare e uccidere, in particolare chi non ha nulla e chi non ha nessuno. E ancora di più in tempi di pandemia.
Un saluto infine è stato mandato ad Alfredo, compagno anarchico da molti anni rinchiuso tra quelle mura, per aver lottato contro lo Stato e per la libertà.
Di certo non hanno funzionato i tentativi intimidatori, rispetto al presidio, della controparte, che il giorno prima ha fermato tre compagnx (poi rilasciatx in giornata), tenendolx diverse ore in caserma, perquisendolx pretestuosamente e recandosi a casa di una di loro per ricerca di armi ed esplosivi con un 41tulps. Il tutto a riconferma di quanto la solidarietà tra dentro e fuori le mura sia fastidiosa per gli aguzzini. [il comunicato dellx compagnx]
Un veloce saluto è stato portato nella stessa giornata anche ai detenuti del carcere della Dozza a Bologna, dove da pochi giorni è stato trasferito il compagno anarchico Beppe.
Prossimi appuntamenti: domenica 7 febbraio alle ore 11 sotto le mura del carcere di Reggio Emilia e alle ore 15 al carcere di Piacenza.